Un venticinquenne per il venerando Celestino quinto

di Valerio Zurlini

Devo premettere che non appartengo al foltissimo gruppo degli infallibili. Al contrario, le poche cose che ho realizzato sono il risultato di dubbi, ansie, incertezze, desideri di fuga, angosce. Non conservo le copie dei miei film e ben di rado li ho rivisti, e quando questo mi e capitato – l’ultima volta in un Cineclub di Algeri li ho guardati con il distacco di un estraneo, e non mi sono neanche dispiaciuti.