Tempo Presente (N. 469-471 / Gennaio-Marzo 2020)
di Angelo G. Sabatini
Il legame tra un intellettuale e la sua terra è sempre profondo, complesso e, in qualche misura, condizionante. Ma ciò può verificarsi anche nel rapporto con la “terra d’elezione”, con la seconda patria che il destino gli ha assegnato. Ciò è particolarmente vero per Secondo Tranquilli, universalmente noto come Ignazio Silone, e i suoi rapporti con la Svizzera, che meritano di essere raccontati.
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