Avanti! on Line 5 settembre 2016
di Alberto Vacca
La figura di Ignazio Silone era universalmente nota, fino alla fine del secolo scorso, come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista. Tale immagine, però, fu deturpata – a partire dal 1998 – dagli storici Biocca e Canali, che pubblicarono una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato, da cui risulterebbe che Silone, nel periodo 1919-1930, non fu un antifascista, bensì un fascista. Per di più della peggior specie, perché – all’interno dell’apparato fascista – si sarebbe dedicato alla professione di spia impegnata soprattutto nella caccia ai comunisti, riuscendo persino a fare arrestare e mandare in galera il loro leader, Antonio Gramsci.